Autors
Alessandro Armando
Giovanni Durbiano
Costanza Lucarini
Raffaella Scarpa
Con contributi di:
M. Biffi, S. Pace, R. Palma, G. Astengo e A. Dutto, A. Siekiera, C. Lucarini, M. Mazzone, E. Ventura, F. Favaro, R. Secchi, R. Piro, B. Dema, C. Dalmasso, S. Baggio, F. Cesareo, S. Balzan e T. Listo
Year
2022
Publisher
Mimesis Edizioni
Abstract
Ricerche sull’evoluzione e la trasformazione del vocabolario tecnico di scienza, arti e mestieri hanno prodotto fitte bibliografie e, per quanto concerne quello dell’architettura, autorevoli linguisti hanno già dato prova della ricchezza di tale repertorio in lavori a impronta lessicografica. Ma l’interesse a indagare le semantiche speciali affermatesi con l’accentuarsi delle specificità epistemologiche, nonché a interrogare i testi e i documenti scritti, è proprio anche di storici dell’architettura e architetti, per i quali essi costituiscono strumenti della ricerca storica o della prassi progettuale.
A fronte degli sforzi già compiuti in ottica multidisciplinare, il volume “Tra le righe dell’architettura: lingua, stile”, testo, grazie ai contributi tanto di linguisti e storici della lingua, quanto di progettisti e storici dell’architettura, intende proporre una riflessione volta a delimitare un campo d’interazione interdisciplinare tra linguistica e architettura, presentandosi come un’occasione e un modello di studio per provare a rispondere ad alcune domande: è lecito considerare la lingua dell’architettura un linguaggio specialistico – al pari delle scienze dure, della medicina, del diritto e dell’informatica – o un linguaggio settoriale – come quello impiegato nelle scienze politiche, sociali ed economiche? Tracciare l’evoluzione della storia della lingua dell’architettura può incrementare la consapevolezza della dottrina architettonica? Che corpus testuale si presta maggiormente a essere analizzato dal punto di vista linguistico? Quali specificità denotano lo stile di scrittura degli architetti nel tempo? Che tipologie testuali segnano lo sviluppo e l’affermarsi del sapere architettonico? In che modo la scrittura affianca il disegno nel processo progettuale?